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Tariffe: “Le trattative non sono chiuse e continueranno”, afferma Paulo Rangel

Tariffe: “Le trattative non sono chiuse e continueranno”, afferma Paulo Rangel

"La negoziazione delle relazioni commerciali dell'Unione Europea con i paesi terzi, in questo caso con gli Stati Uniti, è di esclusiva competenza della Commissione Europea. È fondamentale comprendere che i negoziati proseguiranno almeno fino al 1° agosto. Fino a quella data, non esisterà ancora un quadro definitivo", ha dichiarato il Ministro degli Esteri Paulo Rangel a São Tomé e Príncipe, dove accompagna il Presidente della Repubblica.

"Non c'è dubbio che questa intenzione presentata dal presidente degli Stati Uniti sia nata" - "che avrebbe avuto un effetto dirompente sulle relazioni commerciali tra le due sponde dell'Atlantico. Avrebbe avuto effetti piuttosto negativi, principalmente sui consumatori, sui produttori, sull'economia e sul commercio di entrambe le parti."

"Ciò che il governo ha fatto, ancor prima della pubblicazione di questa lettera, è stato contattare la Commissione europea e la Presidente von der Leyen. L'Unione sostiene il libero scambio e un rapporto libero con gli Stati Uniti, quindi proseguiremo il processo negoziale intrapreso finora e auspicheremo un esito positivo", ha dichiarato il ministro.

Ha anche affermato che "l'impatto dei dazi non è facile da prevedere in tutte le sue ripercussioni". "I negoziati non riguardano solo i dazi, ma anche le cosiddette barriere non tariffarie, ovvero norme e regolamenti che possono ostacolare il commercio pur non comportando tasse, tariffe o dazi doganali".

Per Paulo Rangel, "l'impatto sarà probabilmente asimmetrico: per alcuni Paesi ci sarà un certo impatto, per altri ce ne sarà un altro". Ha sottolineato che "nessuna opzione è esclusa. Cioè, non è escluso che, di fronte a un'escalation come quella annunciata, ci sia una risposta reciproca. Tutto questo è sul tavolo. Crediamo che una buona soluzione sia possibile entro il 1° agosto. Questa notizia è in qualche modo in contrasto con l'attuale tono dei negoziati; aspetteremo senza escludere alcuna opzione e sempre in collaborazione con l'Unione Europea".

Marcelo Rebelo de Sousa ha sottolineato che "il Primo Ministro ha già contattato l'Unione Europea. Il processo negoziale deve proseguire, nella speranza che si possa trovare una soluzione che sia nell'interesse di tutti e che rispetti la logica negoziata, senza discostarsi da quanto era stato concordato. È necessaria una reazione molto calma da parte della Commissione Europea. Il Portogallo deve essere calmo e premuroso, tenendo a mente i propri interessi, quelli dell'Europa e della comunità internazionale".

jornaleconomico

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